Oltre che città della poesia Recanati è anche città della musica. Il MUM, Museo della Musica di Recanati, nasce con l’intento di omaggiare le grandi eccellenze nel settore della produzione di strumenti musicali e di amplificazione che hanno reso celebre Recanati in tutto il mondo. Al suo interno sono infatti esposti numerosi strumenti realizzati nel distretto dell’industria musicale del territorio, che hanno fatto la storia di ieri e di oggi della musica e del suono.
Allestito in uno spazio attiguo al Teatro Persiani e al Museo Beniamino Gigli, il museo è frutto di un accordo tra il Comune di Recanati e la Regione Marche, e la sua realizzazione è stata resa possibile grazie ai Fondi Europei e all’Art Bonus a cui hanno aderito le aziende recanatesi partner del progetto. Determinante per il loro contributo le ditte Fbt, Fatar, Castagnari, Eko e Gruppo Pigini, aziende che hanno fornito materiali propri indispensabili all’allestimento, arricchendo con reperti e oggetti uno spazio che aiuta la comprensione e la lettura di questa specifica competenza depositata e stratificata nella comunità.
A cavallo tra la tradizione e l’innovazione il Museo della Musica di Recanati rappresenta anche un ulteriore omaggio alla figura del tenore Beniamino Gigli, illustre cittadino recanatese con il Gigli Opera festival e alla grande realtà musicale del territorio, Musicultura, fiore all’occhiello del panorama musicale italiano.
Il risultato è un percorso di visita che guida il visitatore all’interno di uno strumento musicale, che è la città stessa, con pareti sinuose tipiche della cassa armonica di uno strumento e ambientazioni sonore e scenografiche in grado di catturare l’attenzione attraverso video, postazioni di ascolto e consultazione e “materiale tecnico didattico”. Peculiarità del MUM, un ampio spazio dedicato ai laboratori didattici e all’ascolto musicale con un’innovativa sala, elemento questo distintivo e fondamentale per un museo che porta questo nome.