Recanati | Torre del Borgo | MURec
BEN TORNATA TAUTOLOGIA
Info
Recanati | Torre del Borgo | MURecPiazza Giacomo Leopardi
recanati@sistemamuseo.it
T. +39 071 981471
www.myrecanati.it
Tutti i giorni 10:00 - 13:00 | 15:00 - 17:00
Installazione di Alfredo Saino
A cura di Nikla Cingolani
INAUGURAZIONE 18 DICEMBRE ore 17:30
In questa quarta installazione site-specific del programma triennale LIVEllo2, curato da Nikla Cingolani e ripreso dal 13° endecasillabo del famosissimo idillio L’Infinito di Giacomo Leopardi, la mostra “Ben Tornata Tautologia” di Alfredo Saino vuole essere una feroce critica verso un sistema che fagocita e paragona l’arte a qualunque bene di consumo, mettendo in crisi il ruolo del gallerista visto come un normale rivenditore anziché promotore di un linguaggio artistico-culturale che considera l’arte un valore basilare.
L’installazione è una sorta di visualizzazione dei flussi operativi eseguiti da Pio Monti, uno dei galleristi più visionari e brillanti del nostro tempo, durante l’attività romana e recanatese attraverso una mappatura e immagini fotografiche con interventi diretti della mano dell’artista, dell’ingresso di quello che una volta era lo spazio destinato all’arte.
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L’installazione di Alfredo Saino per E viva, e il suon di lei, programma triennale dedicato all’idillio L’Infinito di Giacomo Leopardi, rappresenta una feroce critica verso l’attuale sistema dell’arte, diventato vetrina di una diffusa superficialità che sottomette l’arte alla logica del marketing e riduce l’opera a mero prodotto commerciale. In un simile contesto anche la figura del gallerista si è via via sminuita fino a coincidere spesso con un semplice organizzatore di mostre e rivenditore. Di riflesso è minato anche il concetto tradizionale di galleria, luogo di contemplazione, di scambi intellettuali, aperti alla scoperta e punti d’incontro, dove c’è sempre meno tempo per instaurare dialoghi profondi e costruttivi, costringendo gli operatori a mettere in atto nuove strategie per affrontare meglio ogni ostacolo. In uno scenario che si evolve con grande velocità e si creano nuove e continue sfide, le innovazioni tecnologiche stanno apportando importanti svolte che consentono contatti più veloci e diretti tra artisti e collezionisti. “Finalmente oggi non si vende più un quadro”, frase pronunciata con tagliente ironia da Pio Monti, uno dei galleristi più visionari e brillanti del nostro tempo, può a buon titolo rappresentare ciò che sta avvenendo ora con gli NFT (non-fungible tokens) e la dematerializzazione dell’arte, una realtà supportata da chi vuole svincolarsi dalla tangibilità dell’opera e acquistare un bene digitale senza bisogno di intermediari. E mentre le cosiddette Megas controllano il mercato e hanno sempre più successo, alcune gallerie di stampo classico sono in difficoltà o, peggio, chiudono i battenti. Un declino che segnala una criticità del settore con il rischio di nuocere il futuro stesso del mercato. BEN TORNATA TAUTOLOGIA, rappresenta visivamente la denuncia di Saino verso questo sistema attraverso una mappatura dei luoghi in cui Pio Monti ha svolto la sua attività romana, oggi trasformati in altro a seguito del cambio di destinazione d’uso. Dalla galleria di via Principessa Clotilde fino all’ultima galleria situata nel Palazzo Mattei dove Leopardi visse durante il suo soggiorno romano, trasformata in sartoria, si arriva a Recanati con l’apertura di IDILL’IO, spazio dedicato al pensiero di Giacomo Leopardi situato nella piazza della città proprio davanti alla statua del Poeta. Le immagini fotografiche con interventi a mano dell’artista, rappresentano l’ingresso di quello che una volta era un luogo destinato all’arte con il segno fisico tipicamente romano, il Sampietrino, mostrato simbolicamente come reliquia di quanto è andato distrutto o perduto, tranne che per la galleria recanatese in cui a seguito della sua chiusura il locale si è trasformato in rosticceria e salumeria. “Da qui il titolo dell’opera – scrive l’artista – ispirata al famoso lavoro di Gino De Dominicis, uno degli artisti più amati e protetti dal gallerista, “Mozzarella in carrozza”, illuminata rappresentazione ironica e visionaria di quell’età dell’oro che sarebbero poi diventati gli anni ‘70 a Roma con i loro artisti e galleristi, tra questi appunto Pio Monti, oggi rimpiazzata da una decadenza morale e finanziaria che alla sacralità di quell’opera e alla sua galleria ha sostituito nel tempo la banalità commerciale di un panino con la porchetta, ironica metafora di un’amara realtà in cui si trova oggi ad esistere (e a morire) l’opera, la galleria d’arte e l’artista stesso.” La lucida riflessione di Saino mostra una presa di posizione in polemica verso un sistema sempre più scompaginato e succube delle mode. L’opera, nella sua struttura compositiva, evoca un’orchestra silente in attesa di bravi direttori in grado di “cambiar musica”. La mostra, un “ricatto visivo” direbbe Monti, affronta inoltre due temi dell’idillio leopardiano: lo Spazio e il Tempo, concetti molto cari al gallerista che da sempre ha cercato la condizione temporale dell’hic et nunc: vivere il momento presente di un qui (spazio) ed ora (tempo) per respirare l’infinito in attimi sospesi, così nel lavoro come nella sua vita. In mostra anche la foto di Saino e Monti ritratti in posa amichevole davanti alla scritta “2 SECRETS”. Artista e gallerista, in-vestiti di luce dorata in una dimensione di sacrale laicità, sono custodi delle loro confidenze e complici nell’auspicare una nuova mitica golden age in cui il sistema dell’arte possa vivere un tempo migliore e puro.
ORARI DI APERTURA
Fino al 28 febbraio 10:00 – 13:00 | 14:30 – 17:00
Dal 1° marzo 10:00 – 13:00 | 15:00 – 18:00
La mostra è compresa nel biglietto d’ingresso della Torre del Borgo, del circuito dei musei civici di Recanati e del biglietto unico REC/MC.
INFO
T. +39 071 7570410
recanati@sistemamuseo.it
www.infinitorecanati.it