L’attuale Museo civico occupa il Palazzo del Vescovado e l’edificio della Loggia della Ragione; quest’ultimo è stato costruito nel corso del XV secolo per ospitare le rappresentanze minori veneziane e il Podestà nella sua veste di amministratore della giustizia. La Loggia venne affrescata attorno alla metà del XVI secolo.
Il primo nucleo delle collezioni museali si forma agli inizi dell’Ottocento grazie alle donazioni di Domenico Manera e Giovan Battista Sartori Canova; ma è con i lasciti degli eredi di Andrea Manera (1880) e di Pacifico Scomazzetto (1888) che viene istituito ufficialmente il Museo. Questo primo nucleo di manufatti è esposto presso la Sala della Ragione dove ha sede in quel periodo anche il Municipio. Da allora le donazioni di privati si intensificano, incrementando considerevolmente il patrimonio artistico e storico dell’istituto. Il recente riallestimento del Museo ospita la Sezione archeologica (piano terra), la Pinacoteca (primo piano), il Tesoro della Cattedrale, le sezioni Caterina Cornaro, Eleonora Duse e Freya Stark (secondo piano).
Sezione archeologica (piano terra)
La Sezione Archeologica comprende materiali databili dall’età preistorica fino all’epoca medievale-rinascimentale rinvenuti sia nel centro di Asolo sia nel territorio circostante.
Le Sale 2 e 3 sono riservate alla Preistoria e alla Protostoria: tra i reperti più interessanti i corredi delle necropoli paleovenete della località asolana del Biordo e di Borso del Grappa. La Sala 4 presenta i vari reperti di età romana rinvenuti nel corso degli scavi presso le antiche terme, collocate nell’attuale Piazza Brugnoli, e presso il teatro e l’area forense ubicati nel giardino di Villa Freya. La Sala 5 è dedicata all’acquedotto romano di Asolo, all’antica via Aurelia, che collegava Padova e Asolo, e alla centuriazione asolana. Le Sale 6 e 7 ospitano i manufatti delle necropoli romane cittadine e di alcune tombe scoperte a Riese, Altivole e Fonte. Nella Sala 8 sono esposti i materiali rinvenuti negli scavi condotti nella Rocca tra il 1985 e il 1992. Tra questi il mosaico pavimentale della chiesetta (VIVIII secolo) che sorgeva sul colle, prima della costruzione della fortificazione, i corredi delle sepolture altomedievali (VIII-XI secolo), infine ceramiche e altri reperti mobili del periodo della frequentazione della Rocca medievale (XII-XVI secolo).
Pinacoteca (primo piano)
La Pinacoteca ospita dipinti e tavole giunti al Museo prevalentemente grazie al lascito di Monsignor Giacomo Bertoldi (1910). Il percorso espositivo (Sale 9, 10, 11, 13) presenta le opere secondo una successione sostanzialmente cronologica, a partire dalla fine del XV secolo. Tra i dipinti più importanti il San Girolamo di Luca Giordano, il Sant’Antonio da Padova di Bernardo Strozzi e soprattutto i due Capricci di Bernardo Bellotto.Una sala apposita (la numero 12) è stata riservata ai dipinti e agli oggetti afferenti ad Antonio Canova: tra questi si distinguono una tempera di mano dello stesso artista raffigurante la Musa Euterpe, una serie di incisioni uscite dalla bottega canoviana di Roma, una rara veduta proprio della bottega romana dello scultore eseguita da Roberto Roberti. La Sala 13 infine comprende una selezione di autori della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento: Eugene Benson, Nino Springolo, Umberto Moggioli e Guglielmo Talamini.
Storia e personaggi (secondo piano)
Nella sezione Tesoro della Cattedrale (Sala 17) sono esposti alcuni paramenti sacri patrimonio della Cattedrale asolana, risalente probabilmente alla diocesi epoca altomedievale ma inglobata ben presto (X secolo) nella Diocesi di Treviso. La Cattedrale, che mantenne comunque il titolo di sede vescovile, fu sempre oggetto di particolari attenzioni e privilegi, a partire da Caterina Cornaro fino a vari papi, tra cui Pio X, Giuseppe Sarto, particolarmente legato a questa chiesa.
La Sezione Freya Stark (Sala 14), che raccoglie vari oggetti e fotografie della famosa viaggiatrice e scrittrice inglese che qui ad Asolo ebbe la sua dimora prediletta, presenta delle installazioni multimediali e visuali con cui interagire.
La Sezione dedicata a Caterina Cornaro (Sala 15) ospita dipinti, documenti, disegni e oggetti arrivati al Museo per lo più grazie alle donazioni ottocentesche. La collezione conserva tra l’altro la pergamena con l'atto di donazione della Regina a favore del fratello Giorgio.
La Sala 16, interamente dedicata ad Eleonora Duse, presenta un nuovo allestimento realizzato in occasione del centenario della morte della Divina, che si celebra nel 2024. Caratterizzata anche da una forte componente multimediale, questa sala vuole far rivivere gli oggetti della collezione dusiana, dati in deposito al Museo dalla figlia Enrichetta: abiti e accessori, oggetti personali, mobili di casa, lettere, fotografie e libri sono frammenti della vita della donna e del mondo interiore dell'artista.
Fa parte del Museo civico l’Archivio storico di Asolo che ha compiti di conservazione, studio e documentazione del patrimonio storico documentario cittadino e di promozione di attività volte alla diffusione della cultura e della conoscenza storica locale. La documentazione conservata e ordinata copre un ampio periodo storico che va dall’inizio del XV alla metà del XX secolo. Di grande interesse sono le 187 mappe acquerellate del 1711 che rappresentano tutto il territorio della Podesteria asolana dai confini con il territorio bassanese fino all’attuale Comune di Crocetta del Montello (TV) e i manoscritti di storia e memorie locali.
L’Archivio è aperto per la consultazione il giovedì dalle 9:00 alle 13:00 e su prenotazione presso l’Ufficio Cultura (0423 524637)