
Orvieto | Umbria | Pozzo di San Patrizio
Il Pozzo di San Patrizio
Visita guidata dedicata alle famiglie “Orvieto sotto sopra. Storie e leggende nascoste nei monumenti della città”.
Lo splendido Teatro Mancinelli ospita stagioni di prosa, teatro comico, musical, opera, operetta, concerti, cabaret, danza, spettacoli per bambini, teatro di innovazione, eventi e naturalmente Umbria Jazz Winter.
> VISITE GUIDATE
Durata 60 minuti
Se vuoi visitare lo spazio in giorni e orari diversi da quelli di apertura, invia una mail a prenotazioni@sistemamuseo.it
€ 60.00
Il Teatro di Orvieto fu inaugurato il 19 maggio 1866 con l’opera “La Favorita” di Donizetti. Come succedeva generalmente per i teatri dell’epoca fu dedicato inizialmente alle muse Talia, Melpomene ed Euterpe ma nel 1922 la città di Orvieto tributò onoranze ufficiali ai fratelli musicisti Luigi e Marino Mancinelli, entrambi direttori di orchestra e compositori, proprio nel teatro che in loro nome fu chiamato Teatro Mancinelli.
Al suo interno la platea è caratterizzata da un elegante ampio spazio interno illuminato da uno splendido lampadario che, un tempo capovolto e ornato da candele, scende dal soffitto riccamente decorato. La luce e i colori del plafond attirano subito lo sguardo verso i dipinti realizzati a tempera. Il romano Cesare Fracassini si occupò delle pitture di figura mentre il perugino Annibale Angelini dipinse partiture decorative come i paesaggi.
Sul soffitto decorato le dodici allegorie della Danza delle Ore nelle vesti di eteree figure femminili, il linguaggio decorativo, come tutto l’impianto architettonico, rimanda all’ideale classico neo-rinascimentale tanto in voga nel XIX secolo.
Nell’arco armonico, suddiviso in tre esagoni, sono raffigurate tre muse, ispiratrici e protettrici delle arti: Melpomene, che simboleggia la tragedia, Euterpe, inventrice e protettrice della musica, e Talia, che presiede la commedia. Tragedia, musica e commedia compaiono, seppure con altre iconografie, anche all’entrate del teatro e sulle pareti del foyer.
Parte fondamentale del teatro, la cui capienza è di 560 posti, è il palcoscenico, che sovrasta la buca dell’orchestra, ha una superficie di ben 290 metri quadrati e un’altezza di 15 metri. Il sipario principale, di un velluto rosso porpora, ha due tipi di apertura: all’italiana (in diagonale) e alla greca (in orizzontale). Due sono comunque i veri e propri sipari del teatro, ossia quelli dipinti. Il primo, chiamato “storico”, dipinto a tempera su tela in soli 40 giorni da Cesare Fracassini, rappresenta la cacciata dei Goti da Orvieto a opera di Belisario. L’accaduto risale al 535 d.C. e richiama un tema patriottico che ben si adatta all’ideale risorgimentale della seconda metà dell’800. L’altro sipario, detto “comodino”, fu eseguito nel prospetto architettonico da Annibale Angelini, ma fu Fracassini a dipingerne le figure. Ognuno dei due sipari del teatro Mancinelli è composto da 18 strisce di tela accostate in verticale e cucite sul retro.
Particolarmente affascinante il foyer (o ridotto) che si trova al piano nobile e che viene utilizzato oggi come sede di convegni, incontri, matrimoni civili e anche per particolari concerti e spettacoli. Sul soffitto, al centro di ogni lato, sono rappresentate le Quattro Stagioni. Le nicchie contengono le statue di gesso sul modello marmoreo di quelle classiche. Nella Sala Gialla attigua, così chiamata per il colore delle pareti, Fracassini dipinse, al centro del soffitto, l’Armonia. Nella sala di destra, detta Sala Blu, è raffigurata la Poesia alata.
AUTO
Dall’ “Autostrada del Sole” A1 si esce direttamente al casello di Orvieto e si seguono poi le indicazioni per il centro città, distante circa 4,5 km dal casello stesso. La città di Orvieto si trova a circa un’ora di auto da Roma e un’ora e 40 minuti da Firenze, mentre dista 1 ora da Terni e Perugia.
Da sud: ROMA – ORVIETO.
Da nord: FIRENZE – ORVIETO. Un’altra strada di comunicazione importante è la superstrada E 45 (provenendo da Perugia-Assisi) e quindi, nei pressi di Todi si deve prendere l’uscita “Orvieto-Todi”; da qui si percorre la strada statale 71 che costeggia tutto il Lago di Corbara ed in circa trenta minuti si raggiunge Orvieto.