Il Museo Civico Archeologico e la Pinacoteca “Edilberto Rosa” sono ospitati, insieme all’Archivio storico e alla Biblioteca Comunale, nei locali nell’ex Collegio Boccarini in origine convento francescano del XIII-XIV secolo dotato di chiostro a doppio loggiato realizzato nel XVI secolo.
L’esposizione museale raccoglie le testimonianze di Ameria dal periodo preromano a quello della completa romanizzazione del centro, fino alla fase altomedievale.
La sezione più antica ospita i materiali di un’antica necropoli pre-romana, rinvenuta recentemente fuori Porta Romana. I primi utilizzi della necropoli risalgono al IV secolo a.C.: ha restituito ricchi corredi funerari, con presenza di oreficerie, monete ed altri materiali di pregio che denotano la presenza di traffici commerciali che mettevano in contatto gli umbri di Ameria con il mondo ellenico. La tomba più ricca ha restituito una stratificazione di corredi funerari dal IV secolo al I secolo a.C. ed una abbondanza di specchi e recipienti in bronzo per banchetto. Nella necropoli fu rinvenuto anche lo scheletro di un cane, sepolto accanto alla tomba di un bambino.
Di notevole interesse è la statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico, rinvenuta nel 1963. Alta più di due metri, è armata e coperta da una corazza riccamente decorata.
Contribuisce, infine, alla ricostruzione della romanizzazione di Amelia una ricca collezione di iscrizioni e basi funerarie, testimonianza di illustri famiglie amerine tra cui la Gens Roscia citata da Cicerone. Spicca per bellezza e raffinatezza l’ara cosiddetta di Dioniso: un bellissimo esemplare in marmo risalente al I secolo d.C. sulla cui fronte è scolpita la leggendaria nascita del dio.
Un’installazione multimediale, “fa parlare" la statua del generale Germanico. Una parete in movimento con più immagini, video e fotografie che rimandano alla storia del Germanico e alla storia romana di Amelia. Una gestione sincronizzata di luci e audio fuori campo con un forte effetto immersivo.
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In occasione delle celebrazioni per il Bimillenario della morte di Germanico il museo si è arricchito di un’ installazione che ripercorre la vita di Germanico attraverso il racconto degli eventi storici e dell’immagine che ci è stata tramandata tramite l’arte e la musica. Parte del percorso è dedicato alla ricostruzione 3D della città di Amelia in epoca imperiale.
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"Germanico Cesare... Ad un passo dall'impero"
Conclude la visita la Pinacoteca, che conserva opere provenienti da palazzi locali e chiese, databili tra XVI e XVII secolo, periodo di particolare floridezza per la città. Spicca per importanza e raffinatezza di esecuzione la tavola raffigurante Sant’Antonio Abate dipinta da Piermatteo d’Amelia, uno dei grandi maestri umbri del Rinascimento. La tavola era stata commissionata dai francescani del Convento di San Giovanni. Il santo è ritratto su trono, con i consueti attributi iconografici: la lunga barba bianca, il porcellino e il bastone con la campanella.
>Regolamento Museo Civico Archeologico e Pinacoteca